giovedì 19 luglio 2012

Super 8, non ci sono più gli alieni di una volta.




Film del 2011 di J.J. Abrams ambientato in un America a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. La storia viene raccontata attraverso gli occhi di Joe, un ragazzino tredicenne rimasto da poco orfano di madre, con un padre che non riesce a capirlo, una cotta assurda per una sua compagna di scuola (interpretata da una straordinaria Elle Fanning sorella minore di Dakota) e un impresa epica da portare a termine con i suoi amici: girare un film in super 8 sugli  zombie in perfetto Romero style. (adolescenti che sognano il cinema e giocano a fare film… Solo a me ricorda Dawson’s creek?)



Fin qui tutto bene se non fosse che Super 8, almeno all’inizio, sembra tutto tranne quello che è per davvero, ossia un film sugli alieni. Ma non gli alieni di ridleyana memoria terrificanti e spietati che ti entrano dentro e ti spappolano le budella. L’alieno di super 8  fa ritornare alla memoria film come incontri ravvicinati del terzo tipo e alla fine ti ritrovi a fare il tifo per l’alieno, che non è tenerello come E.T. però, come lui, vuole solo tornare a casa ma si ritrova  suo malgrado prigioniero in un mondo che non lo vuole e non lo capisce. L’alieno smette d’essere mostruoso e terrificante per diventare riflesso di una crudeltà che non è sua ma bensì umana.
E.T. è dicisamente più carino
Il film, ancora una volta è più di quello che sembra, non è solo un film sugli alieni, è un appassionato omaggio ai bistrattati e poco considerati "film per ragazzi" degli anni ’80. Riesce a riportare in vita tutta la magia di film come  I goonies ed E.T. mentre lo guardi ti sembra d’avere per  ancora una volta otto anni.

da vedere e se proprio non vi piace il genere fatelo per il bambino/a che è in voi, di sicuro gradirà

 

 


frasi preferite: mi ha puntato addosso una pistola...una pistola....è la prima volta che un professore mi punta una pistola contro.  

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