L’atteso Giugno è ormai arrivato, gli esami sono inesorabilmente alle porte e
l’ansia cresce. Di stare chiusa in casa china sui libri non se parla proprio,
unica alternativa il MARE! Rapisco la mia migliore amica ci armiamo di bikini,
Ipod, creme, cremine, riviste, e si parte alla conquista della spiaggia. Non
esiste davvero modo migliore per cancellare la stanchezza e lo stress frutti
indesiderati del troppo studio.
Il mare però non ha lo stesso sapore se non si ha con sé
almeno un buon libro. La scelta oggi è ricaduta su “il visconte dimezzato” di Calvino, piccolo, leggero, si legge tutto d’un
fiato. Perfetto per una mattinata al sole.
Il visconte dimezzato, riprende il tema già affrontato da
Stevenson ne “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” ma in
chiave decisamente più ironica, lo stesso Calvino nella presentazione dice:
"Quando ho cominciato a scrivere
Il visconte dimezzato, volevo soprattutto
scrivere una storia divertente per divertire me stesso e possibilmente per
divertire gli altri; avevo questa immagine di un uomo tagliato in due ed ho
pensato che questo tema dell'uomo tagliato in due, dell'uomo dimezzato, fosse
un tema significativo, avesse un significato contemporaneo: tutti ci sentiamo
in qualche modo incompleti, tutti realizziamo una parte di noi stessi e non
l'altra."
Favola moderna e
ironica. Disincantata metafora della connivenza tra il bene e il male
nell'animo umano, un racconto geniale, divertente e surreale, incorniciato da uno stile
letterario lineare, sobrio e senza troppi fronzoli, tipico del miglior Calvino,
che riesce sempre ad affascinarmi.
Frasi preferite:
Così mio zio Merardo ritornò uomo intero, né cattivo né buono, un miscuglio di cattiveria e bontà cioè non apparentemente dissimile da quello che era prima di essere dimezzato.
Non basta un visconte completo perché diventi completo tutto il mondo.
Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.
Nessun commento:
Posta un commento